Ti sei mai chiesto com'è navigare il tuo progetto con gli occhi coperti? Un utente con disabilità è in grado di percepire e comprendere tutti i contenuti? Rendere un
progetto digitale accessibile e privo di barriere architettoniche digitali significa
migliorarne contenuto e funzioni per consentire a tutti gli utenti, inclusi quelli con disabilità, di fruirne senza alcun tipo di problema. Ad esempio, l’accessibilità per le persone non vedenti o con ipovisione richiede il supporto dei più comuni assistenti vocali, come Cosimo per Windows, VoiceOver per iOS, TalkBack per Android. Ma andiamo con ordine.
Devo adeguare anche il mio sito?
In prospettiva, la
risposta più semplice è sì, tutti dovrebbero adeguarsi.
Con la Legge Stanca sono stati infatti definiti criteri e tempistiche per indicare alle aziende cosa devono fare.
L’art. 3 comma 1-bis della Legge 4/2004 prevede tre soglie di applicazione della legge sull’accessibilità:
- Le Pubbliche Amministrazioni e i Soggetti privati di pubblica utilità (es. aziende per il trasporto pubblico) sono tenuti ad applicare le opportune condizioni di accessibilità già dal 2004.
- I Soggetti privati con fatturato superiore a 500 milioni di Euro al mese devono compilare e pubblicare la propria Dichiarazione di Accessibilità entro il 5 novembre 2022.
- Tutti gli altri Soggetti privati si dovranno adeguare all’Accessibility Act (direttiva UE 2019/882) a partire da giugno 2025.
Quale ente regola l’accessibilità digitale
Lo sapevi che…
La parola “accessibilità” è in circolazione da oltre 30 anni! Se ne parla in Australia nel 1992, con il “Disability Discrimination Act” emanato per fronteggiare le discriminazioni dei cittadini con disabilità. Tim Berners Lee (inventore del World Wide Web) comprese subito l’importanza dell’accessibilità anche nel contesto web. Nel 1996 viene inviata la prima newsletter di W3C con indicate alcune best practice sull’accessibilità. Il ’97 è l’anno di fondazione della WAI (Web Accessibility Initiative) che introduce i primi standard e una documentazione ufficiale per aiutare a capire e implementare l’accessibilità nel web.
È il 1999 quando si introducono le WCAG 1.0, ma dovremo aspettare fino al 2008 per l’upgrade al 2.0. Nel 2016 anche l’Unione Europea si allinea con le guidelines di WCAG, attraverso la “Web Accessibility directive”, che porterà nel 2018 al più recente adeguamento internazionale su cui oggi si basano le linee guida anche di AgID: le WCAG 2.1!
In Italia, l’accessibilità di siti web e app è monitorata da AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, che contribuisce alla diffusione dell'utilizzo di tecnologie dell'informazione e di comunicazione e promuove la transizione del digitale verso l’accessibilità. AgID richiede la redazione e la pubblicazione della Dichiarazione di Accessibilità, ovvero un’autocertificazione che indica l’attuale stato di accessibilità del proprio sito web o applicazione. Mette a disposizione un modello che può aiutare nella redazione della Dichiarazione.
Le linee guida di AgID si basano sui riferimenti internazionali indicati nelle WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines) e le indicazioni di W3C (World Wide Web Consortium) del 5 giugno 2018.
Cosa sono i requisiti di accessibilità?
Qualsiasi servizio digitale deve rispettare
4 principi di accessibilità, stabiliti dalle WCAG 2.1. ovvero l’insieme delle linee guida che ne definiscono criteri e specifiche tecniche. Il tuo sito web o app deve essere:
Percepibile
attraverso tutti i sensi degli individui (tatto, udito e vista). I contenuti non testuali devono essere supportati da descrizioni scritte leggibili dai reader; i contenuti devono essere adattabili e distinguibili (es. un buon contrasto dei colori, l’adeguata dimensione dei font).
Utilizzabile
da tutti gli individui. Ogni utente deve poter attivare tutte le funzioni presenti per navigare il sito o l’app, utilizzando il mouse, la tastiera o altri mezzi/strumenti, per garantire una funzionalità inclusiva e completa.
Comprensibile
i contenuti presenti devono essere semplici, leggibili, chiari, prevedibili ed esplicativi; devono poter guidare agevolmente l’utente all’interno del sito e dell’app.
Robusto
il servizio digitale deve utilizzare HTML e CSS puliti cosicché i contenuti siano compatibili con gli strumenti di assistenza per le persone con disabilità.
In base a questi 4 principi l’ottimizzazione del progetto assume diversi status di conformità: conforme, parzialmente conforme, non conforme. Prima di analizzare lo stato di accessibilità, è necessario nominare il Responsabile della Transizione Digitale (RTD) dell’azienda e, per le Pubbliche Amministrazioni, indicare la mail dell’RTD all’interno di un Indice PA (IPA), ossia la banca dati di libera consultazione che permette di comunicare con le Pubbliche Amministrazioni e i Gestori di Pubblici Servizi.
Quali sono i principali interventi tecnici?
Dipende,
possono variare molto dalla tecnologia utilizzata, il linguaggio, le funzionalità e la struttura.
Nei nostri progetti le prime cose su cui interveniamo sono principalmente:
- Gli attributi “aria-label” sugli elementi interattivi (come pulsanti, link, ecc), i quali indicano alle tecnologie assistive lo scopo di quell’elemento.
- I tag “alt” (alternative text) sulle immagini, che descrivono l’immagine e permettono una navigazione appagante e confortevole anche a utenti con disabilità visive.
- I tag di titolazione con una corretta gerarchia (H1, H2, H3 ecc), danno un contesto ordinato di lettura.
- La completa navigazione da tastiera, che permette all’utente di consultare il sito web in modo semplice muovendosi e interagendo tramite tastiera (es. con il tasto “tab” e le frecce).
- L’adeguata disponibilità di tempo nella navigazione; nei nostri progetti non ricarichiamo automaticamente contenuti, l’utente ha così tutto il tempo di cui ha bisogno per leggere e interagire.
- Adattabilità: i nostri progetti sono in responsive design in modo da potersi adattare alle esigenze di consultazione da molteplici device (desktop, smartphone, tablet, ecc) e sono compatibili con i principali sistemi operativi (Microsoft, Apple, iOS, Android).
- Ottimizzazione tecnologica per migliorare la reattività e la velocità di caricamento dei contenuti e permettere un utilizzo confortevole sia di siti web che app.
Inoltre, dove possibile, interveniamo su contrasti cromatici, icone, elementi di immagine, dimensioni e scelta dei font e molto altro.
Come verificare l’accessibilità del mio sito web?
AgID non fornisce un vero e proprio strumento di test. Mette però a disposizione una
scheda di autovalutazione che aiuta a identificare il punteggio di accessibilità del tuo sito web e/o della tua app.
Puoi trovare qui il
modello di autovalutazione, ti consigliamo di compilarlo con il supporto di webmaster e consulenti legali.
Esistono anche
tool di verifica di accessibilità online.
Puoi fare un check sullo status di accessibilità e le problematiche riscontrate sul tuo sito web utilizzando il tool gratuito messo a disposizione da
AccessiWay: inserisci l’indirizzo della pagina che desideri scansire, clicca su Invia e il tool farà una scansione di tutti gli elementi della pagina, indicandoti sia il livello di conformità (es. Non-Compliant, Semi-Compliant, Compliant) sia i punti che andrebbero sistemati.
Google Lighthouse è un altro strumento utile e gratuito per scansionare il sito web. Aprilo con il browser Chrome, clicca F12 sulla tastiera (oppure cliccando il tasto destro del mouse e selezionando Ispeziona), seleziona Lighthouse nel menu e seleziona Accessibilità tra le opzioni “Categoria”. Clicca su Analizza caricamento pagina e una volta completata la scansione Lighthouse ti mostrerà il punteggio e le ottimizzazioni che ha rilevato.
Sul fronte app mobile, Google mette a disposizione
Accessibilità di Android che permette di registrare o fare stamp delle schermate in cui sono rilevate problematiche di accessibilità, indica esattamente che tipo di problema c’è e propone una serie di soluzioni (es. aumento della dimensione dei font, descrizioni sulle icone, ecc.)
Su iOS è un po’ più complesso poiché l’utilizzo della app deve essere “simulato” da computer, per esempio con l’utilizzo di iOS Simulator al quale viene integrato lo
Strumento di Accessibilità Xcode. Il principio però è lo stesso di Accessibilità di Android.
Cosa possiamo fare per te?
L’inclusione è per noi un valore essenziale. Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso per supportare i nostri clienti e rendere accessibili i loro progetti digitali.
Seguiamo tutto il processo di ottimizzazione, aggiornamento e realizzazione della Dichiarazione di Accessibilità in pochi, semplici passaggi: